Design di comunità. agenda 2030 vs agenda locale

Come operare nei contesti locali secondo Obiettivi di sviluppo sostenibile – SDGs, traguardi e relativi indicatori dell’Agenda 2030?
Il worksho si propone di illustrare graficamente e mettere in relazione strutturale le finalità strategiche globali dell’Agenda 2030 con alcuni casi pilota, modelli di sviluppo partecipato e strutture metodologiche operative locali, nell’ambito di progetti di cooperazione decentrata e di cooperazione internazionale.
L’approccio metodologico è definito Design di comunità. Il progetto è guidato da un gruppo multidisciplinare composto da  figure quali designer grafico, progettista di cooperazione solidale, antropologo, designer strategico, designer del prodotto. Parole chiave: Cittadinanza attiva, comunità marginali, economie di vicinato, politiche solidali, filiere di prossimità.

designer Davide Di Gennaro
esperti Massimo Renno
tutor Naomi Galavotti
consulente Andrea Franceschetti
affiancamento Riccardo Varini e Roberto Sartor del Gruppo di ricerca Design di comunità
Partner  AICCRE, AssoBDM, Commissione Nazionale Sammarinese per l’UNESCO

BIOGRAFIA DESIGNER

Grafico e art director. Nato a Genova nel 1981, si laurea in Design della Comunicazione al Politecnico di Milano. Tra il 2005 e il 2008 lavora in alcuni studi milanesi, tra cui Alizarina, Leftloft e Studio FM, occupandosi principalmente di identità visive ed editoria. Dal 2009 al 2012 è nella redazione del periodico IL de Il Sole 24 Ore, mentre dal 2012 al 2017 è progettista grafico freelance. Nel 2017 fonda lo studio Tomo Tomo insieme a Luca Pitoni, con il quale lavora per vari clienti italiani e internazionali. Dal 2008 al 2018 è collaboratore alla didattica per il laboratorio di comunicazione visiva dell’Università di Design di San Marino con Sergio Menichelli, mentre dal 2013 è docente presso lo stesso istituto del laboratorio di serigrafia. Dal 2012 al 2017 insegna presso il CFP Bauer nei corsi relativi al magazine design.